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Ibm leader nella Top 500 dei supercomputer


Sequoia è il computer più veloce al mondo, almeno fino ad ora. Lo scettro è stato strappato dopo un solo anno dal lancio di “K” di Fujitsu. Sempre di Big Blue SuperMuc (4° posto) e poi l’italiano Fermi (7°)


Ibm vince la sfida dei supercomputer. Almeno per ora. Sequoia è la macchina più potente tanto da essere capace di compiere 16 quadrilioni di calcoli al secondo. Il record, avvenuto in California (USA), all’interno del “Lawrence Livermore National Laboratory”, è stato raggiunto grazie alla capacità di sfruttare oltre un milione e mezzo di processori, riuscendo ad elaborare, in circa 60 minuti, calcoli che vedrebbero l'impegno di una intera giornata, e per oltre 320 anni, di ben 6 miliardi e 700 mila persone.

Nella Top 500 non è solo Sequoia ad avere il marchio Ibm. Nella lunga lista compare anche il sistema SuperMucche si è piazzato al 4° posto e che detiene tuttora la palma del computer più veloce in Europa. In questo caso SuperMuc è stato assemblato con server Ibm System x iDataPlex Direct Water Cooled dx360 M4, dotati di oltre 150.000 core, che offrono performance massimali a tre petaflops, cioè alla stessa stregua di oltre 110.000 pc in funzione contemporaneamente.

Ma per cosa vengono utilizzati questi supercomputer? Servono un po’ per tutti i campi della ricerca, da quella medica a quella scientifica, spaziando su diverse tematiche che interessano anche lo studio del nostro pianeta. Tutto ciò perché sfruttando la potenza di queste super macchine si velocizzano gli esiti dei test e degli esperimenti.

Ma torniamo alla Top 500, in cui troviamo al settimo posto il sistema di calcolo battezzato Fermi ed installato al Cineca (Consorzio interuniversitario italiano per il supercalcolo) proprio in questo mese di giugno. Fermi porta l’Italia tra ileader dei supercomputer e diventerà Tier0 nell'ambito della partnership europea Prace. Fermi è un Ibm Blue Gene/Qcomposto da 10.240 sockets PowerA2, 1.6GHz di frequenza, ciascuno con 16 core, per un totale di 163.840 computing core e una peak performance di sistema di 2,1 PFlops. Ogni processore è dotato di 16Gbyte di Ram (1 GByte per core). Il sottosistema I/O storage, che ha una capacità di 10Pbyte e una bandwidth superiore a 100 GByte/s, viene “cullata” in una struttura di raffreddamento misto (liquido e ad aria) del data center del Cineca.

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